Lo strumento fondamentale per ogni sarta (anche solo apprendista) è la macchina da cucire.
Questo apparecchio venne brevettato per la prima volta nel 1790 dall'inventore inglese Thomas Saint, ma non ebbe subito successo anche perché non venne messo in commercio in quanto veniva usato per pelli e tessuti molto robusti, iniziò invece ad avere una discreta diffusione quella del francese Thimonnier nel 1829; seguirono nuovi brevetti che resero sempre più efficiente il prodotto, prima Singer nel 1849, sua l'idea di utilizzare un pedale simile a quello di un filatoio manuale, sostituendo la manovella, e poi Wilson nel 1850, entrambi cercarono di risolvere i vari ostacoli e problemi che affliggevano le prime macchine. Tutte le prime cucitrici erano manuali, venivano infatti azionate girando una manovella laterale, poi, con il passare degli anni, si passò al pedale che permetteva l'uso di entrambe le mani per guidare il tessuto e rendere quindi più agibile la cucitura; oggi le macchine sono tutte dotate di motore elettrico, il che ha permesso di velocizzare la produzione e renderla qualitativamente superiore.
La macchina da cucire in passato aveva grandi dimensione, era quindi ingombrante, rumorosa ed aveva spesso bisogno di manutenzione, ora invece sul mercato sono presenti prodotti di dimensioni ridotte, silenziose, facili da trasportare e da conservare, in diversi modelli e con diverse funzioni, dalle più semplici alle più avanzate. Le cucitrici più sofisticate sono in grado di comporre perfetti ricami, merli ed asole; tra i nuovi modelli, la cosiddetta 'taglia e cuci', che è in grado, come già suggerisce il nome stesso, di tagliare la stoffa in esubero durante la cucitura. Insomma, c'è né per tutti i gusti e per tutte le tasche!
Per l'acquisto, dopo aver valutato bisogni e capacità, basterà recarsi presso un centro commerciale o presso i centri specializzati, nei quali riuscirete a trovare, grazie al vastissimo assortimento, la macchina da cucire perfetta per le vostre esigenze.
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